Una prestazione splendida sia sul lato pianistico che musicale, giustamente acclamata con grande entusiasmoAQUISGRANA. Il giovane veneziano Pietro De Maria non soltanto suonava il Concerto di Schumann con una competenza sovrana – ciò è abbastanza naturale al giorno d’oggi – ma anche con un’ immedesimazione poetica che restituiva il suono appassionato del capolavoro. Ciò è soprattutto valido per il primo movimento, la cui forma esteriore di Sonata è stata trasformata, come si deve, in libere strutture di fantasie. Una tavolozza di tocco stupendamente variegata lo aiutava non meno che un direttore che lo seguiva in modo superbo, benché De Maria non lo facilitasse. Una prestazione splendida sia sul lato pianistico che musicale, giustamente acclamata con grande entusiasmo.
Una prestazione splendida sia sul lato pianistico che musicale, giustamente acclamata con grande entusiasmoAQUISGRANA. Il giovane veneziano Pietro De Maria non soltanto suonava il Concerto di Schumann con una competenza sovrana – ciò è abbastanza naturale al giorno d’oggi – ma anche con un’ immedesimazione poetica che restituiva il suono appassionato del capolavoro. Ciò è soprattutto valido per il primo movimento, la cui forma esteriore di Sonata è stata trasformata, come si deve, in libere strutture di fantasie. Una tavolozza di tocco stupendamente variegata lo aiutava non meno che un direttore che lo seguiva in modo superbo, benché De Maria non lo facilitasse. Una prestazione splendida sia sul lato pianistico che musicale, giustamente acclamata con grande entusiasmo.